C’è stato anche il contributo in videoconferenza di Aldo Russo ieri durante il Graduation Day di Ninja Academy, apprezzata scuola nazionale di marketing e comunicazione. “Il basket, la mia scuola di vita”, il titolo dell’intervento del nostro coach, coinvolto da Mirko Pallera, fondatore di Ninja, nell’iniziativa.
“Tutti in pandemia abbiamo apprezzato i momenti di libertà e preso più tempo per noi, per le nostre passioni. Nel mio percorso di allenatore che è iniziato presto, a 15 anni, ho deciso di mettere radici a Salerno, credendo in una società e in un contesto di ‘ben-essere’. Ho avuto la carica ‘ninja’ che serviva. Nel mio bagaglio personale mi porto dietro la voglia di mettermi in viaggio. Nei miei device ci sono basket, digital, famiglia, sogni e soprattutto determinazione: come coach cerco sempre di passarla ai miei atleti. Ripensando alla keyword che ha accompagnato il percorso di formazione, antifragile, ho ripensato a come metterla in campo. La parola fragile non ha un suo contrario e, tradotto nel mio linguaggio cestistico, lo vedo come consapevolezza delle proprie emozioni”. Il coach si è soffermato sui momenti della grossa fetta di 2020 che hanno costretto gli sportivi a interrompere l’attività, con il conseguente ritorno alle competizioni a distanza di un anno: “Di fronte a momenti difficili e demotivanti come la pandemia, dovevamo rientrare in campo con consapevolezza dei propri mezzi, sapendo chi fossimo. Nel mio modello di pallacanestro integrata ci sono componenti tecniche, fisiche e mentali interdipendenti l’una dall’altra. L’imperativo è riconoscere i propri limiti, le proprie emozioni, prenderne contatto e lavorarci sopra. Non smettere mai di crederci, perché ogni piccolo passo, ogni ora di studio e approfondimento, ma anche di difficoltà, di ‘no’ ricevuti o semplicemente un tiro sbagliato, possono rappresentare un upgrade. Cinque persone da sole sono cinque, ma unite sono un pugno che diventano difficilmente battibile”. Poi, la chiosa: “C’è una frase che mi accompagna sempre, che fissa forte il concetto di migliorarsi: quando tutto sembra perduto, vado a guardare il tagliapietre che colpisce un masso cento volte senza riuscire a scalfirlo, eppure al centunesimo colpo la pietra si spacca in due e so che non è stato quel colpo a romperla, ma tutti quelli che sono venuti prima”.